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Presidente Usa: "Vittoria del popolo americano"
La
decisione della Corte Suprema statunitense: cinque
voti a favore e quattro contrari. Era una delle battaglie più importanti dell'amministrazione
e una decisione chiave in vista delle elezioni di novembre. Romney:
"Se verrò eletto presidente, il mio primo atto
sarà quello di abolire l'Obamacare"
WASHINGTON -
Il voto. La riforma sanitaria è
stata promossa con cinque sì e quattro no. Contro l'Obamacare
si sono schierati i giudici Antonin Scalia, Anthony
Kennedy, Clarence Thomas e Samuel Alito. A sorpresa il presidente John Roberts,
un conservatore che ha scritto la sentenza, ha votato a favore. La decisione
riguarda il futuro di 30 milioni di americani e
dovrebbe entrare in vigore nel
La decisione della corte arriva dopo un ricorso della corte di Atlanta che
aveva dato ragione
a 26
Stati che avevano tentato di bloccare il provvedimento. I giudici non avevano
giudicato interamente incostituzionale
La riforma di Obama.
La riforma sanitaria approvata nel marzo del 2010 è una delle leggi più
vaste mai approvate dagli Stati Uniti dagli anni '60 e modifica la legislazione
precedente sotto moltissimi aspetti. Negli Stati Uniti, come noto, il sistema
sanitario ruota attorno alle assicurazioni: stipulate direttamente dai
cittadini o dai loro datori di lavoro, salvo gli anziani, protetti dal
programma Medicare, e le persone a basso reddito, protette dal programma Medicaid.
I punti chiave. La rivoluzione
voluta da Obama non introduce niente di lontanamente
simile a un sistema europeo, ma amplia la copertura dei cittadini. Infatti costringe le società assicurative a concedere le
loro polizze anche ai cittadini malati o affetti da patologie croniche, che
prima venivano rifiutati. Inoltre garantisce sgravi fiscali e sussidi a un
numero di cittadini americani molto più largo rispetto al passato, per
permettere di acquistare una polizza anche alle persone con i redditi medio-bassi. E stabilisce per legge l'obbligo per ogni
cittadino americano di contrarre un'assicurazione sanitaria entro il 2014, anno
in cui il Patient Protection
and Affordable Care Act dovrebbe
entrare definitivamente in vigore. La legge rende accessibile una copertura
assicurativa al 94% dei cittadini non anziani e offre dei benefici fiscali
senza i quali molte persone troverebbero difficile permettersi
un'assicurazione. Fra i punti c'è anche l'obbligo per i singoli di acquistare
una copertura sanitaria individuale, pena una multa di 750 dollari oppure - se
la cifra dovesse risultare maggiore - del 2% dei
redditi entro il 2016 (695 dollari e il 2,5%, con l'emendamento).
L'aborto. Fra i punti contestati
della riforma sanitaria c'è quello che riguarda l'aborto. La copertura
assicurativa può includere l'interruzione di gravidanza, ma come un servizio a
parte per il quale si paga in modo separato.
La reazione dei repubblicani. La
decisione della Corte Suprema sulla riforma sanitaria mostra che tocca al
Congresso abrogarla, ha detto il leader dei repubblicani in Senato Mitch McConnell. "Il
Congresso deve agire per abrogare questa distorta legge" ha commentato.
L'attuale Congresso ha una Camera dei Rappresentanti a maggioranza
repubblicana, mentre il Senato è controllato dai democratici di Barack Obama. Al momento
modificare la legge appare quindi virtualmente impossibile.
Repubblica 28 giugno 2012