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Argomenti:
Cos'è il mobbing?
Il mobbing in Famiglia
Il mobbing questo sconosciuto
PALERMO:LO SPORTELLO ANTI-MOBBING
Presso la propria sede, sin dalla sua nascita, il MC Sicilia ha
istituito uno sportello di prima accoglienza, ascolto, informazione ed
orientamento per il "Mobbing", attraverso un'équipe di
aderenti, che prestano gratuitamente le singole professionalità
di tecnico, di psicologa, di medico e di assistente sociale,
adoperandosi a sostegno di quei lavoratori che reputano di essere
vittime del mobbing. L'équipe fornisce informazioni e chiarimenti sul
fenomeno del mobbing, indirizzando l'utente, se necessario, per un
supporto medico presso il proprio medico di base e/o un'assistenza
legale e orientando anche, se necessario, il lavoratore verso una
struttura pubblica (AUSL) convenzionata con il MCS di Disagio di Salute
Mentale per una terapia psichiatrica o verso il Servizio di Psicologia
per una terapia di sostegno psicologico. Lo sportello ha già accolto
circa 30 utenze, dedicando ad ognuno almeno due incontri individuali e
personalizzati. Si riceve per appuntamento. Il
MCS è stato anche presente ed ha relazionato
in occasione di convegni sulla tematica. Ha anche aderito, attraverso
manifestazione d'interesse, a progetti di rete presentati dal
Coordinamento Donne CGIL/CISL/UIL. |
MOBBING Bisogna essere cauti a non confondere una generica forma di disagio con i sintomi del mobbing. Si parla di mobbing solo in presenza di persecuzioni sistematiche, ripetute e oggettivamente documentate; in Svezia, ove esiste già una legge sul MOBBING, il termine minimo per classificare le vessazioni da mobbing è di SEI MESI
dal sito dell'Università di Palermo
Uno sportello anti-mobbing in via Siracusa
Per iniziativa del "Movimento dei
cittadini" di Sicilia, lo sportello fornisce informazioni attraverso un'équipe
composta da un tecnico, una psicologa e un medico
Il "Movimento dei
cittadini" è sbarcato in Sicilia. L'associazione, presente anche nelle
altre regioni italiane, è giunta nell'isola specializzandosi sul fenomeno del
mobbing.
Il Movimento, che ha sede in via Siracusa a Palermo, ha aperto anche uno
sportello che fornisce informazioni ai "mobbizzati", attraverso un'équipe
composta da un tecnico, una psicologa e un medico. Tutti coloro che sono
interessati, possono contattare l'associazione (091-6262238 - 338/8143258, fax
091-305015; e-mail movcitsicili@libero.it) e fissare un appuntamento. L'équipe,
dopo un approfondito colloquio, fornirà un'assistenza legale o sanitaria.
Secondo i dati ufficiali, in Italia oggi soffrono di mobbing, cioè di violenza
psicologica e vessazioni sui luoghi di lavoro, circa 1,5 milioni di lavoratori,
mentre il numero di persone in qualche modo coinvolte nel fenomeno in quanto
familiari o amici delle “vittime” si attesta intorno ai 5 milioni. I
risultati consolidati di diverse ricerche hanno dimostrato che il mobbing può
portare fino all’invalidità psicologica, definita come malattia
professionale. Il fenomeno mobbing, quindi, è una delle emergenze nazionali del
mondo del lavoro con evidenti ed inquietanti ricadute sociali.
"Non abbiamo ancora ricevuto un largo riscontro - spiega il segretario
regionale, Rosy Calamita - in quanto non siamo conosciuti. Stiamo cercando di
incrementare i nostri contatti facendoci conoscere porta a porta".
Tra gli obiettivi del movimento, è in previsione l'apertura degli sportelli
anche negli altri capoluoghi di provincia siciliani.
(22 novembre
2002)
Il
mobbing…questo sconosciuto! Ovvero
lo stress da persecuzione psicologica dei lavoratori Vogliamo
occuparci, questa volta, di un argomento “nuovo” che interessa
un’enorme fascia di individui: i lavoratori. Negli ultimi anni è
stata analizzata una forma di stress sulla quale si è aperto un serio
dibattito fra psicologi del lavoro. In sostanza si tratta di uno stress
di cui sono vittime inconsapevoli soprattutto lavoratori dipendenti, che
subiscono una particolare persecuzione psicologica in ufficio o in
fabbrica da parte di coloro che esercitano un potere (piccolo o grande
che sia) di comando. Tale stress psico-sociale è definito
“Mobbing”, ossia “terrorismo psicologico sul posto di lavoro”.
Secondo il prof. Harald Ege, psicologo del lavoro e uno dei massimi
esperti di persecuzioni in ambienti di lavoro, “mobbing” (che nella
traduzione letterale può significare assalire, accerchiare, avvilire,
rattristare) è un termine inglese che usavano i biologi dell’800 per
descrivere il comportamento degli uccelli che, per difendere il nido,
volavano attorno all’aggressore. Negli anni ottanta questo termine è
stato ripreso nei paesi scandinavi e applicato alle persecuzioni in
azienda. Il Mobbing è una patologia sociale che si origina da uno
strisciante processo distruttivo della persona che nasce da
comunicazioni e anche da comportamenti ostili che possono essere palesi
ed occulti. Guardando il Mobbing più da vicino si nota che la
strategia, apparentemente casuale degli attacchi dei persecutori,
provoca nel “bersaglio” risposte anche violente come reazioni della
vittima. Si arriva ad una carenza di rendimento che può sfociare in
licenziamenti ed in alcuni casi anche in suicidi… oppure in
comportamenti violenti se non addirittura criminali. Molto spesso, vista
dall’esterno, la situazione in cui si dibatte la vittima viene
percepita come un comportamento “insensato” e si crea un’immagine
negativa del lavoratore che si consolida fino a bollarlo come
“strano”, “piantagrane”, “problematico”, etc. I colleghi,
spettatori passivi, contribuiscono ad un isolamento della persona, priva
di appoggio, che entra in un tunnel che si restringe, aumentando
l’ansia e i tratti depressivi che lo porteranno presto
all’emarginazione. Lo shock traumatico per la negazione dei suoi
diritti lo porterà inevitabilmente alla perdita della sicurezza di sé
e a quella dell’altrui considerazione. Quando il disagio diviene cronico, può andare oltre l’ambito lavorativo ed invadere altre sfere della vita ed i rapporti con gli amici, il partner e/o i figli. Il danno psichico è palese e la situazione a livello di istituzione medica viene etichettata con la dicitura generica di “esaurimento nervoso”. "Vocabolario"
sul mobbing BOSSING
(spadroneggiare, comandare): indica un solo tipo di mobbing, quello
compiuto dalla stessa azienda o dalla direzione del personale. BULLYING
(tiranneggiare): termine molto diffuso in Inghilterra, si riferisce
prevalentemente alle situazioni di lavoro. E' in ogni caso più
restrittivo rispetto a mobbing in quanto ne indica solo un tipo, quello
compiuto da un capo verso un suo sottoposto. DANNO
BIOLOGICO: qualunque danno alla salute comporta anche un danno in
termini di ostacoli alla normale vita di relazione che,
conseguentemente, viene menomata. HARASSEMENT:
(molestia): utilizzato prevalentemente negli Stati Uniti, è termine
sostanzialmente sovrapponibile a bossing, ma a differenza di quello, si
riferisce oltre che al mondo del lavoro, anche ad altri contesti
(caserme, scuole, famiglia...). MOBBING
(assalire violentemente): derivato dall'etologia ed usato soprattutto
nei paesi dell'area scandinava. L'attenzione è focalizzata
nell'ambiente di lavoro e sul comportamento del gruppo. MOLESTIE
SESSUALI: non volute, intrusive, verbalmente offensive, anche
fisicamente aggressive. TERRORISMO
FISICO: violenza non necessariamente agita, ma usata come minaccia per
mantenere il controllo sulla vittima e rinforzata periodicamente. TERRORISMO
PSICOLOGICO: focalizza soprattutto l'atmosfera generale (uso del terrore
per soggiogare ed intimidire). VIOLENZA
FISICA: forza fisica usata aggressivamente nei confronti della vittima.
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Tesina
di: Maria Elena Ciccarello
“…Indubbiamente
cattivo è colui che, abusando del proprio ruolo di potere e prestigio,
commette ingiustizie e violenza a danno dei suoi simili; infinitamente più
cattivo è colui che, pur sapendo dell’ingiustizia subita da un suo simile,
tacendo, acconsente a che l’ingiustizia venga commessa.”
(Einstein, in A. Einstein/S. Freud – Perché la guerra – Ed Boringhieri,
1981)
Sommario
Premessa
Introduzione
CAP.1 Il mobbing e le sue conseguenze
1.1
Cos’è il mobbing?
1.2 Sintomatologia e
disturbi prodotti
CAP.2 Il mobbing nel campo del diritto di famiglia
2.1
Mobbing e famiglia
2.2.1. Il legame
familiare e il Doppio Mobbing
2.2.2 Il Mobbing Familiare e coniugale
2.3 Nel campo del diritto di famiglia
CAP.3 Un caso di Mobbing in famiglia
3.1 Sono
risarcibili i danni da mobbing familiare?
3.2 Mobbing e
mediazione
www.dirittoefamiglia.it
www.ilmediconline.it
www.labourlawjournal.it
www.legge-e-giustizia.it
www.mediazionefamiliare.com
www.mimamobbing.org
www.psicologi-psicoterapeuti.it
www.psiconline.it
www.puntofamiglia.it
www.saluteinforma.it
www.spaziodonna.com
[1] H.Ege, Mobbing. Che cos’è il terrore psicologico sul posto di lavoro, 1996 Pitagora Editrice, Bologna, pag.191 e segg.
[2] Associazione fondata da Harald Ege, psicologo del lavoro e specialista in relazioni industriali e del lavoro.
[3] H.Ege, Mobbing,1996, Collana Prima, Edizione a cura di Prima Associazione Italiana contro Mobbing e Stress Psicosociale, Bologna.
[4] Incompatibilità ambientale. La Cassazione ha affermato: “L’abbandono della casa familiare di per sé costituisce violazione di un obbligo matrimoniale a causa di addebito della separazione a meno che non si provi che è stato determinato da giusta causa. Ravvisata non tanto nell’invadenza della suocera…, quanto nell’accettazione di tale atteggiamento da parte del marito”.
[5] Tradimento apparente o tentativo di infedeltà- Sent. Cass. Civile 1 Sez. n. 947/99. Quando in considerazione degli aspetti con cui è coltivata una determinata relazione tra un coniuge ed un terzo ed in considerazione dell’ambiente in cui vivono i coniugi, anche se non si sostanzi in un adulterio, può configurarsi offesa alla dignità e all’onore dell’altro coniuge.( Sent. Cass. 3511/94- 9287/97).
[6] Cfr. Rodotà, Il “mobbing” entra in famiglia, in La Stampa, 22 Febbraio 2000’1; Miretti, “Moglie mia, sei brutta”: condannato, in La Stampa, 22 Febbraio 2000,13.
Da
leggere
"MOBBING: riflessioni sulla pelle..." di Antonio Ascenzi e Gian Luigi Bergagio, casa editrice G. Giappichelli Editore di Torino.